sabato 13 dicembre 2014

Indiscriminatamente

La gente sta male. Sono sciupati. Quelli che vivono ancora, almeno. Ho conosciuto una madre che ha portato in salvo il suo bambino qui. Non so che età avesse lei. Doveva essere giovane... il marito in guerra probabilmente. O morto. Oppure disperso... non lo so. Il bambino doveva avere sugli undici anni. A quell'età non si è nemmeno più tanto bambini. Ho raccontato loro la leggenda del clavicembalo. Erano con gli occhi puntati su di me, soprattutto il piccolo. La madre era stanca. Non diceva granchè. Ad un certo punto è arrivata Briony e, subito dopo, un'altra forestiera: Amelia. Spuntano come i funghi e i conigli. Non ho ancora un pensiero ben preciso su queste donne. Non saprei cosa dire se me lo chiedessero. Spero per loro che mantengano l'ordine. Non abbiamo bisogno di altre Lavander, di altre Grace, di altre Winry. Mi verrebbe da piangere sul serio. Non scherzo.

Sono stata nuovamente al Club Puntocroce. Non mi sono divertita per niente, devo dire. Forse ho fatto più pettegolezzo io che gli altri. C'era sempre Winry, la Piccinina, silenziosa e poco incline a dire cose sensate. Poi ho visto Alison White e Mr Thackery. E' indecente, davvero indecente, che si pensi ancora a Yeshua come Nostro Signore. Ed è ancora più scandaloso che si trovino a scusare tutto con frasi come "E' la punizione per la nostra malvagità". Alison era parecchio turbata dalle mie parole. Ma io dico... che cosa si aspettano? Che non si parli del Male, che si tralasci? Che tutto sia rosa e fiori? E' stupido anche solo da pensare. Il Thackery ha avuto l'ardire di dire che non si viene al Club per guastarsi la giornata. Certo, perchè sono tutti degli smidollati lì dentro. Li odio. Odio tutti. Indiscriminatamente. La guerra è arrivata per tutti. Nessuno escluso. E' che questo che fa loro paura. E' questo che li rende così tediosi. Il mondo va a rotoli e loro ancora a parlare di matrimoni e pettegolezzi triti e ritriti. Avrei voluto ucciderlo con le mie mani quando se n'è uscito con "Avere nuovi nascituri sarebbe un tormento. Esempio lampante in merito considerato il destino a cui hai condannato la tua prole sfidando Nostro Signore Yeshua."; un odio passeggero, invero, visto che lui non è diverso dagli altri. Non è nessuno. Non è niente che possa destare il mio animo annoiato considerato come irresponsabilità. Io, mi dispiace dirlo, ma ho più responsabilità di loro messi insieme. E' bello riempirsi la bocca con cose che non si conoscono a pieno per il gusto di far soffrire qualcuno che, a sua volta, ha fatto soffrire te in qualche modo. E' un dare e ricevere indietro. E' sempre stato così. Tutto mi scivola addosso. E' così freddo... così vuoto. Si è parlato anche del fatto che i famigliari censiti non verranno divisi... nella morte. Sono tornata con il pensiero a Curtis. Se solo ci fosse lui tutto sarebbe più sano, più vivibile. Mi sono rintanata nel bosco, nell'Eden. Ho pregato la Dèa, ancora una volta. "Salva i tuoi figli." La mia discendenza è questa. Fratelli, sorelle, figli... tutti sotto la stessa luce.

venerdì 12 dicembre 2014

Dimenticare

La gente si è data da fare a tagliare la legna del bosco per consentire l'allestimento della pira funeraria presso il Cimitero cittadino. Ho riflettuto. Ho riflettuto è qualcosa, una scintilla, mi ha portata a rovistare dentro casa in ogni angolo, a mettere a soqquadro tutto. Non lo trovavo. Non trovavo il ciondolo di Curtis, mio fratello. Mi sono accorta di averlo dimenticato. Di non ricordare come fosse. Non ricordare. Che brutto concetto. Ho la sensazione di essere qualcun altro. Dopo il volo di mille oggetti inutili... eccolo lì. Ho pianto. C'era quella calma che ti massacra. Quando tutto sembra perfetto e invece non lo è. L'ho trovato... ma era pieno di niente. Il suo viso. Non era come accarezzarlo. E' morto. Forse è morto davvero. La guerra si sarà portato via lui e gli altri. Come si è portata via anche me. Ne ho combattute troppe... di battaglie. Al Messiah ho conosciuto una certa Briony, forestiera, non so bene di dove. Non ho avuto modo di parlarci molto comunque... ma le ho detto ciò che doveva sapere su Laddington, su come muoversi e trovare un lavoro per vivere. Sempre che lo voglia, si intende.

Sono stata al Club PuntoCroce. C'era la Bradley. Le ho ridato Miss Flaffy, la coniglietta che fino ad ora ho dovuto curare io. Da quando lei stava male ed era in drogheria morente. Non mi andava di dirle molto... così ho finito per rivelarle che pensavo le sarebbe stato utile un esserino da accudire visto che non ha figli e mai ne avrà probabilmente. Sarò stata dura... ma non mi interessa. E' la verità. Le ho detto anche che mi mancano alcune lezioni per finire il corso di moralità e mi ha risposto che deve riorganizzarsi le idee e mi farà sapere. Immagina... deve riorganizzarsi le idee. Che significa? Ha bisogno di leggere un manuale per sapere quali sono le regole morali o cosa? Chiaramente non le ho fatto intendere quanto trovassi la cosa... molto deludente. I pasticcini che mi ha offerto però erano buoni. Ad ogni modo... le ho fatto sapere anche la mia idea di sfilata di benificienza di cui volevo parlare con Lady Margareth... se solo questa mi avesse risposto al messaggio. Non sembra una cattiva cosa alla Piccinina. Chissà se seguirà il mio consiglio. Staremo a vedere.

martedì 9 dicembre 2014

Godere dei Segreti

Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Stringimi i fianchi e annullati.

Il tempo scorre ma loro non hanno alcuna fretta, non questa notte. Non devono far ritorno in nessuna casa. Non hanno una casa. La Vita, la Morte, quale eterno mistero cela. Casa è qui, su questo oceano rosso, al mio fianco, nel mio caldo abbraccio. Risiede nella mia lingua, nell'acqua che gocciola. Così dolce e crudele perdere la via anche solo per secondi. Infiniti. Così dolce e crudele. Nel silenzio. Così dolce. Il suo respiro non è che un canto d'usignolo. In attesa di giochi senza memoria dove vendersi e svendersi e poi dimenticare. Cosa di alta magia non ferirsi mai nella perdita del proprio sè. Nella perdita di tutta la ragione che fuori ci si impone. Avranno conosciuto giorni di famiglia dove gli si diceva cosa mangiare e come, sulle gambe delle loro madri e dei loro padri. Madri innocenti, angeli del focolare... bianche madri. Madri che non ho mai avuto. E un padre che andasse a perdersi, dentro perdute peccaminose più della consorte. Ho conosciuto soltanto la sua Luce. Ascoltavo le parole di quella donna, coperta da una vestaglia rossa. Si sentiva bella. Fors'anche libera nella coscienza di non essere riconoscibile. Di poter essere tutto e niente. Libera, per una volta, nella vita. Se non avessi la libertà, ogni giorno della mia esistenza, sarei inquieta. Vivere per sempre. Non morire. Chi farebbe una vita del genere se, come dice lei, non si ha più nulla da perdere? Se non ho niente da perdere preferisco finire il mio ciclo di vita. Invecchiare, lentamente, invecchiare. Non voglio avere un futuro non sinfonico. Dove ho perso davvero tutto. Mi sentirei in vena di fare del male. Amplificato oltre il dovuto. Lui è arrivato, preannunciando qualcosa di più. Comunione di intenti. Sentivo il bisogno di baci, il delirio delle mie voglie riempire tutto. Regalerei la mia lingua per tanti occhi che, spettatori, si lasciano cullare dalla mia arte. Un perdersi veloce che riscalda solo i pensieri. Tutto conserva uno strato di brillante perfezione, come il bianco che cade dalle nuvole e si disintregra al calore del sole. La perfezione: non ho mai capito cosa fosse ma a pensarci è il bianco. Sicuramente è il bianco, sì. Camille è bianca. Un albinismo nascosto con sapienza. Come lei mi ha toccata, fatta godere, più volte, io ho fatto godere quella donna, quell'usignolo fin troppo intelligente per non essere qualcuno che, fuori dal Red, studia sui libri. La Sapienza si accosta sempre al Mistero. Il Mistero è Passione. Ogni passione ha un centro diverso, una causa diversa, una fine... diversa. Oppure può durare per sempre. Ci sono varianti in questa esistenza che non si possono controllare o decidere. Perchè stanotte non cambia nulla e cambia tutto. Ho assaporato labbra morbide e femminee, leccato la sua gola, il suo collo, la sua pelle chiara. Ho infilato le mie dita tra i suoi capelli chiari e umidi e dentro le sue voglie più nascoste. Orgasmi. Lei non sembrava, all'inizio, propensa alla presenza altrui. Ma si è lasciata andare... a me, a noi. L'ha chiamato. Vicinanza. Un gesto. Un gesto soltanto per farlo avvicinare. Io lo guardavo. Gli occhi fissi ad osservare ogni sua espressione, considerare il suo desiderio, farlo mio. Ho sfidato ogni sua resistenza e, mentre baciava lei, io toccavo la sua erezione. Lui toccava la mia intimità, la mia carne più morbida, quella più calda. E' arrivato a superare quel limite, grazie a me. Amo farli godere. Godo solo per questo. Potrei vivere per dar loro  la Pace. Appagamento. Lei se n'è andata, felice... sì, forse era felice. Soddisfatta, tanto quanto me. Lui mi ha attirata a sè, da dietro. Le sue mani sopra i miei fianchi ardenti. Sapore liquido. 'Non così in fretta...'. Mi ha baciata, come si fa con i fanciulli, con dolcezza, sul capo. Penso alla dolcezza come qualcosa di estremamente violento. Violento. Sono sfilata via. Si è preso un pezzo di noi: rossi filamenti. L'alcool supera la mia emotività e lascio scivolare le emozioni come veli gonfiati al vento. Trasportati via. Mai più ritrovati.

lunedì 8 dicembre 2014

Fine di un Ciclo

Finalmente ho terminato il mio ciclo di lezioni all'Ateneo. Sospiro di sollievo e piango di felicità! Si fa per dire... ovvio. Mi piace imparare nuove cose e queste ultime lezioni mi hanno dato tanti spunti di riflessione accompagnati da racconti e pettegolezzi tra donne. Solo che non eravamo da sole, io e Mrs White, ma si è aggiunto Mr Thackery. Era raffreddato, credo, tanto che mi è sembrato quasi egoistico non accompagnarlo al Messiah visto che facevo la stessa strada a cavallo. Era tardi e la neve cadeva copiosa dal cielo. Insomma... mi sono offerta di portarlo con me. Mi è piaciuto molto l'accostamento che ha fatto di Dylan ad uno Spettro. Mi meraviglio di non averci mai pensato prima. In mezzo alla neve, in effetti, al galoppo potrebbe apparire come una fantasma venuto dall'Aldilà. Un viaggio strano. E nemmeno troppo veloce. Avevo paura che cadesse e non avevo nemmeno intenzione di dirgli di stringersi a me. Figurarsi. Mh... forse dovrei prendere un carretto. Ma meglio di no. Dylan non sarebbe d'accordissimo a trasportare tutto quel peso senza poter andare veloce come il vento d'inverno. Ho conosciuto anche Taffy, il gatto di Alison. Un animaletto davvero singolare. Si lascia fare di tutto. Non sembra nemmeno un gatto! King era lì, ovviamente. Chissà se l'ha capito il mio avvertimento silenzioso. So cosa stai facendo.

Tornando alla lezione... si è spaziati dal Caso del Mattatoio a quello di Ophelia Whitless. Stranamente Alison non sapeva che questa è una Ricercata. Forse le cronologie non lo riportano più e i messaggi nelle bacheche ricercati sono ormai troppo vecchi. E poi... con la guerra... non si sono occupati di affiggerne altri più leggibili. Non si stanno occupando praticamente di nulla come ho già scritto precedentemente. Comunque si è parlato anche dei vantaggi e degli svantaggi che l'istruzione può avere per le donne. Abbiamo fatto anche esempi di come questa venga usata male. Chiaramente si accennava a Winry, prima Studiosa di Folklore, che adesso scredita il Club PuntoCroce e Lavander, apprendista dell'Ateneo, che si è fatta abbindolare da Tomas Versis come tutte le forestiere. Ho fatto presente anche il caso della Hall, Gran Maestro di Occulto, che è una donna davvero a modo ma che credo non si sposerà mai, così come Alysia Blackwood che indossa i pantaloni e fa un mestiere da uomo. 

Oh... per Blacksbury sta girando un altro disegno che ritrae Margareth con il braccio teso e sulla testa scarabocchi che simboleggiano un'incavolatura bella buona. Ci sono persone disegnate accanto a lei e hanno uno stile morigerato e casto, soprattutto di colore nero carboncino. La prima è più alta e sulla testa c'è disegnata una croce e una data che corrisponde a giugno (non so... non ricordo di preciso se fosse giugno, ma forse è Meabh), mentre l'altra più piccolina con un'altra croce e solo l'anno venturo (Sofia? Non lo so)... ma nessun mese. I bambini dei Vicoli vanno in giro a portare i fogli dappertutto: al Red Light, al Messiah, al Mercatino, al Teatrino e in Drogheria! Insomma... Lady Brown di York sarà davvero su tutte le furie. I Monaci Bianchi non hanno ancora trovato nessun eretico a cui dar la colpa. Godo tantissimo! Finalmente un po' di allegria nella Contea.

domenica 7 dicembre 2014

Rose Bianche e Rose Rosse

Pare che il Club Puntocroce, in questi giorni dove dovremmo essere tutti più buoni, sia stato messo in ridicolo da una voce che si è dilagata a macchia d'olio nella Corte Nobiliare e non solo tra i plebei. Gli York da un po' di tempo stanno traballando nelle loro scelte: stanno a guardare mentre la popolazione muore di stenti. Figurarsi che un forestiero (un forestiero, sì!) è amato da tutti per ciò che sta facendo. Immagina... i forestieri non sono mai stati visti di buon occhio da quel che ricordo io. Questo è arrivato e... puff! Ha preso in mano la situazione. Si dice in giro che sia un candidato all'Accademia Militare. Credo che Scott, se non è un idiota, lo prenderà con sé adesso che si trova solo come un cane di fogna.... visto che nessuno è in grado di fare il suo lavoro. Un forestiero... non riesco ancora a crederci. Ricordo Meabh, la rossa irlandese, trovata nel bosco. L'ho trattata come una pezza fin da subito. E' stata uccisa dalla Chiesa. In quelle fogne fredde e umide che sono i sotterranei. Timothy la amava... diceva. E gliel'hanno tolta. Vabbè... io gliel'avevo detto. Ci sono cose che non hanno bisogno nemmeno di Visioni o Sogni per essere previste prima del tempo. Per non parlare di Rebecca poi: la gente aveva paura. Vedevano in lei la Bambina, il Mostro del Bosco... che idiozia. Era stata fustigata in piazza... ma non ha capito che si può rinascere anche dal dolore. E' scomparsa... non so dove. Mi dispiace... ma solo chi ha sangue freddo sopravvive. Addirittura, la Weaton, al Tribunale Morale, indetto per me ed Alysia Blackwood, ha dato la colpa di tutto ciò proprio a Meabh. Oh... dimenticavo. Forse non ho scritto che Alysia era stata posseduta insieme a me. Beh... sì. Però non pare abbia fatto dei danni a nessuno anche se le tiravano pomodori per le strade ogni volta che la vedevano. Con me non si azzardavano. Ero e sono protetta dai Lancaster.

Ritornando a ciò che sta accadendo in questi giorni... qualcuno ha pure insinuato che questo Mr Thackery sarà forse un futuro candidato York. Che la Dèa ce ne scansi. Tutto ma non uno York. In questo momento i centri della loro giurisdizione sono vuoti. Sofia Weaton che aveva mantenuto 'un certo rigore' con il suo operato è stata sostituita da Winry Bradley mentre nessun ministro procastico ha sostituito il confratello Matthew. E per fortuna... dico io. Che essere inutile che era. Avrei voluto tanto sbarazzarmene io stessa... ma sono stati così stupidi da farlo loro. Un triste declino. Davvero triste... sì. Si fa per dire. Per Blacksbury stanno girando dei fogli anonimi che ritraggono il "Principe Cornuto" seduto a prendere il Thè con Lady Margareth Brown e sullo sfondo c'è un vaso con un mazzo di rose rosse. Pare che i Monaci Bianchi siano già a caccia dell'eretico che li ha creati. Spero che non lo trovino tanto presto... è così divertente! Penso che possa schiacciare la Noia di Camille che ha fatto visita al Club PuntoCroce trovando quella scema di Winry che ha messo ancor più in ridicolo la Presidentessa. Non si impegna, è senza educazione e senza un minimo di classe e accoglie i nobili come fossero sguatteri di cucina, gettando vergogna tra quelle mura. Lo stesso Mr Carl che ha la nomina di "arcigna carogna" non se la sente più di colpevolizzarla del tutto e dice che è colpa del marito. Guilford... io gliel'avevo detto. Lui non mi ascolta mai. Che gran testa di mulo che c'ha. Non sta aiutando nemmeno i Signori dei Vicoli a quanto ne so. Mi stupisco che XIII non gli abbia ancora tagliato la gola. Ho scritto a Lady Margareth comunque. Le ho fatto presente una mia idea di evento da fare al Club. Che poi non è proprio mia questa riflessione... ma vabbé. Non mi interessa un accidenti del Club ma Laddington sta vivendo una situazione davvero tragica e io non sarò una di quelli che guarderà sprofondare tutto nel Caos e nella Fame. I Nobili ci sono e possono fare qualcosa per chi ha bisogno. Beneficenza, sì. È di questo che parlo. Vediamo che succede. Ad ogni modo quel gatto, King, non me la racconta giusta. Non è un semplice animale... e questo si era capito. È superiore agli altri felini. Non è solo furbo, no. Sta tenendo d'occhio la White ma non ho compreso se in bene... o in male.

sabato 6 dicembre 2014

Neve e Morte

Sono stata alla Stazione di Laddington... e la situazione era peggiore di quando vi andai con la Marchesa Alecto e Grace Anderson. C'erano Winry Murphy, Alison White e il forestiero Ayden Thackery. La zona è stata sgombrata dalla presenza dei profughi: c'è chi è finito all'Ospedale per ulteriori cure, chi alla Drogheria e chi al Convento... per un riparo. Molti non ce l'hanno fatta e sono stati spostati al Cimitero in attesa del Falò commemorativo. I miei compagni di volontariato volevano intonare una preghiera... ma io non sono stata capace. Non ricordavo le parole. Loro, forse, neppure. Alla fine abbiamo lasciato perdere. Mi sono occupata di dare parole di conforto... per quel che potevo. Ho aiutato chi aveva bisogno di me... e sono felice di questo. La cosa che mi ha lasciata con un vuoto al petto è stata la morte di due neonati. Li ha trovati Alison. Ha chiesto il mio aiuto... e io non ho potuto far altro che prendere uno di quei piccoli fagotti. Era freddo, Madre mia. Era gelido. Era privo di vita. Di respiro. Il cuore non batteva più. Non ho osato scostare la coperta per guardarlo in faccia. Non so se era una bambina o un bambino. Non ce l'ho fatta... era un dolore troppo grande da sopportare. C'era così tanta morte... così tanto dolore... pianti, lamenti. E rumori di metallo...  provenienti dall'Oltre. Questa guerra finirà. Tutte le guerre finiscono. L'ho detto loro. Non possiamo piangere, non possiamo permettercelo. Vivremo. Fosse l'ultima cosa da fare... noi vivremo. E se moriremo... ci ricorderanno per tutta la tenacia non la quale abbiamo tentato in tutti i modi di vivere, di urlare al mondo quanto abbiamo desiderato che tutto ciò finisse senza che il nostro sangue venisse risucchiato via dal gelo, dalla fame, dall'incuria. Winry Murphy, ora, sono certa che non sa chi sono. L'ho chiamata per nome ed era confusa. Mi ha chiesto se ci conoscessimo. Sì, Winry, una volta... una volta mi conoscevi. Adesso che ci penso... con più calma... credo di conoscere anche quel forestiero. Mi ricorda qualcosa. Il suono della sua voce non mi è del tutto nuovo. Avevo la mente annebbiata... e... non lo so. Non voglio pensarci adesso. 

Sono andata all'Ateneo e ho avuto modo di discorrere con la White sulle Leggende di Laddington. Ci siamo confrontate... e non ci siamo fermate solo ai racconti. Mi ha raccontato anche un po' di sè, della sua vita. Dice che aveva un marito... ma che stava morendo. E ha avuto anche dei bambini. Cinque... due sono morti. Mi ha parlato anche del Re dei Gatti, King, un grosso gatto grigio con gli occhi arancioni che è intelligente e molto furbo. L'ho visto. Era lì, in cima alle scale, ci guardava. Ma quando l'ho chiamato non si è avvicinato nemmeno di striscio. Strano... molto strano. Ad ogni modo... mi garba questa Alison. Doveva essere una lezione di Folklore ma è stata molto più di questo.

giovedì 4 dicembre 2014

Ricordi

Laddington è nel Caos. C'è il tanfo del Disordine. Il bosco piange e Lei urla. C'è qualcosa di oscuro che si abbatte su di noi. Dall'Oltre arrivano rumori che non ho mai sentito da quando sono qui. La guerra è giunta e si porterà via tutti i più deboli: è la legge del più forte. Il nostro rifugio segreto non è intaccato dalle vicende esterne. Noi stiamo bene. Io... Catherine. Non credo durerà a lungo. Ho pregato tanto, ho invocato la misericordia della Dèa per far sì che non vi siano morti che minino l'Equilibrio. I bambini devono salvarsi dalla malignità dell'uomo. Ne sono morti abbastanza nel mio ventre che, ora, ho reso sterile al seme altrui. Non genererà più vita. E' un colpo durissimo da sopportare ma questo è ciò che è Giusto. Li vedo ancora: spettri che giocano a rincorrersi per i boschi. Sono i miei bambini. Sì, sono miei. Io sono una madre, che vada al Diavolo chi dice che non è vero, che non lo sono mai stata e mai potrò esserlo. Sono madre, sorella, amante di tutti gli spiriti benevoli di Figli della Luna decimati e di chi non è mai, mai stato fedele a Yeshua e a quel Dio che hanno paura di nominare. Ma è questo che venerano i Procastici seguendo Richard Fellyn il Cardinale. Lo sanno tutti! Lo sanno tutti... a Dio piace guardare. Fissa le regole in contraddizione. Un'assurdità. Guarda ma non toccare, tocca ma non gustare, gusta ma non inghiottire. E' una fede vuota. Non esiste un Dio moralista e sadico. È un padre assenteista. Non è padre. Non è niente... niente... niente. Io ho coltivato ogni sensazione che l'uomo è stato creato per provare. A me interessa quello che l'uomo desidera e non l'ho mai giudicato. E' la natura. Ardèa e Nathaniel sono morti per una fede che non esiste e non è mai esistita. Per un Tribunale Morale di incompetenti. Sofia Weaton e 'Confratello' Matthew che sono finiti nelle segrete per uno scandalo scoppiato a nome di Tom... non ne sono usciti a differenza degli altri che erano dentro quei sotterranei che mi hanno vista urlare a causa di torture disumane... anni fa. Hanno sbagliato di brutto. Così come la piccola Ivory che doveva, un giorno, diventare Ministro Procastico. Sì, certo, come no. Winry Murphy (o dovrei chiamarla con il cognome di suo marito?!) non mi riconosce più. Era lei... ne sono quasi certa. Una pecorella smarrita che è diventata Piccinina del PuntoCroce. Non so se ridere... o piangere. Se ne dicono in giro di cotte e di crude. Su di lei... su Guilford... su Lavander (che è sparita). Fanno rumore. Troppo rumore. Anche Grace Anderson è sparita. Probabilmente ha deciso di scappare via, filarsela come un topo di fronte al gatto, quando si è deciso che sarebbe stata una Perduta per il resto dei suoi giorni. La guerra, fuori da Laddington, la ucciderà. E' poco ma sicuro. Al suo posto c'è una certa Alison White con cui ho avuto modo di scambiare due parole al Dream. I miei pensieri vorticano indietro nel tempo... ho così tante cose da scrivere... e così poco tempo per farlo.

Ho visto Cherry, una notte, ai vicoli. Mi ha detto qualcosa sulla Morte. Sconfiggere la Morte. Non so cosa intendeva lei... non è chiaro nella mia mente. Non ha voluto rivelarmi qualcos'altro in merito... avrebbe poi dovuto uccidermi. E se io voglio sconfiggere la morte me ne fotto di questi indovinelli. Ci sono Misteri al mondo che non puoi scoperchiare facilmente. Ricordo ancora di quando rubai il diario a Grace e vidi quella lettera anonima che aveva ricevuto. Il lago, Diana, il Red Light, il Male in una donna bianchissima. Io l'ho visto il male in Camille. E' fredda come i cadaveri e con una forza fisica che in una donna come lei è... impossibile da credere. La perfezione di una donna che sembra avere la forza delle bestie selvatiche. Winry non ricordava nulla di quella notte... anche quando era 'sana'... non come adesso, insomma. L'altro tizio è morto. Non porto più i segni di quel disastroso evento in ambulatorio. Una mattina mi sono semplicemente svegliata con l'occhio sinistro tale e quale all'altro. La mia vista è ritornata come prima. La porta di casa era spalancata. Qualcuno ha sicuramente fatto irruzione. Ero frastornata... e triste. Non so perchè. Una sensazione che comunque ho già sentito anni fa. Ma non riesco a ricordare. Non voglio ricordare in verità. Era il periodo di Ephaestion... chissà dov'è. Mi manca. L'ultima volta che l'ho visto, al Borgo Nobile, è stato come vedere l'arcobaleno. L'abbaglio di un arcobaleno. Se n'è andato presto... con un arrivederci che non c'è mai stato. Non ho mai più avuto la forza di scrivergli... anche se lui me lo diceva sempre di farlo. Come se avesse voluto mettere una pietra sopra a ciò che ho fatto, abbiamo fatto... come se ci restasse male che non mi facessi mai sentire.

Ho dato una festa grandiosa al Red Light. Camille ha deciso di far costruire i bagni termali. Abbiamo riscontrato successo. Gli invitati erano in maschera, con vestaglie che al contatto con l'acqua evidenziavano maggiormente i loro corpi a contatto. Un uomo mi ha reso la serata ancor più piacevole. Non so chi sia ma lui sa chi sono io: Malia. Mi ha dedicato una poesia. L'ho vista il giorno dopo. È... stranamente bella. Forse è un artista... o uno studente. Camille dice che da quel che si poteva vedere... era un bell'uomo. Un forestiero di sicuro. Emery era lì, con noi. Ho visto affiatamento tra lui e Lady Lancaster. Questa cosa non mi rende gelosa... di nessuno dei due. Ma mi eccita ancor di più. Vorrei dargli tutta me stessa ancora una volta... come l'ultima. Sì... l'ultima volta mi ha scopata in un vicolo, davanti a Cherry. Abbiamo dato uno spettacolo alla Teatrante. Gli Artisti eravamo noi. Ho perso l'ultima vita. C'era sangue. E il suo seme liquido. Siamo una famiglia... io, Camille, presto anche Emery. La famiglia Lancaster non sarebbe la stessa senza lui. Ha tutte le carte in regola per essere nostro. É... nostro. Sono stata posseduta dallo spirito maligno di una strega. Non era una Figlia della Luna. Era una di quelle streghe che usano la magia per scopi oscuri. Me l'ha detto Catherine. Ci ha provato a farla uscir dal mio corpo ma alla fine è stata la Chiesa ad esorcizzarmi. Non ricordo niente... nemmeno la minima emozione od immagine. Un giorno mi sono svegliata ed ero in una cella dormitorio del Convento. Non avevo voglia di mangiare o parlare. Camille è venuta fin lì a prendermi e riportarmi a casa. Nei giorni e nelle settimane seguenti ho saputo alcune cose della vicenda che ha terrorizzato tutta Laddington: ho attentato alla vita di Timothy irrompendo al Tribunale Morale indetto per Alysia Blackwood, ho attentato alla vita anche di Margareth Brown, ho spezzato un braccio a Tomas Versis e ho stuprato Emery. Ho dovuto pagare una salata multa... come se il problema fosse il denaro. C'è stato un rito di purificazione, nell'Eden, dove sono rinata con una consapevolezza maggiore al mio stato di Iniziata. Il mio potere è incontrollabile. Non riesco a dominarlo e spesse volte nemmeno a catalizzarlo. Una volta, di punto in bianco, un bicchiere si è spostato, si è librato nell'aria, e poi si è frantumato in mille pezzi davanti ai miei occhi sconvolti.

A proposito di Tomas Versis ho da darti una notizia a cui nemmeno riesco a credere: visto che attentava alla virtù delle donne, gli hanno messo una cintura di castità e adesso lavora come sguattero alla Locanda di Nessy. Scott Brown ha perso un altro sbirro, insomma, dopo Stephen. Ad ogni modo... ci sono stata alla locanda degli irlandesi. Nemmeno loro vedono di buon occhio la connazionale Winry Murphy. Immagina se solo sapessero che è vero tutto ciò che si diceva. Che si è fatta scopare da Tomas... e veniva da me a cercare consiglio con quell'aria da innocentina ebete. E io che dovevo stare lì a sorbirmi i suoi vaneggiamenti su quanto le era piaciuto, su quanto però amasse Guilford e 'Ti prego non glielo dire!'. Che poi quando ha scoperto che Guilford è stato con me e che non era nemmeno così fedele come sembrava... se l'è presa. Ma dico io... che gente abbiamo a Laddington? Anne, la locandiera del Nessy, invece è una donna dalla piacevole parlantina. Molto schietta, devo dire, e ciò non mi dispiace.

E' scomparso anche Orpheus. Mi piaceva. Era affascinante, di una bellezza dimenticata... in un certo senso mi ricordava Ephaestion. Piaceva anche a Camille. Lo voleva con noi. E Faye, la locandiera del Messiah? Anche lei. E pure Davy. Tutti finiscono in un vicolo cieco. Ed è come se un pezzo di me, pian piano, si sgretolasse e andasse via con loro. Morti o Vivi. Anche i migliori se ne vanno mentre l'erba cattiva rimane sempre qui. Devastata... ma rimane.

Ho ancora una cosa da appuntare: XIII, il 'capo' di Guilford... o così lo chiama lui. Un essere così non ho mai visto. Non credo sia del tutto umano. Mi ha messo paura la prima volta che l'ho incontrato. Mi annusava, come si fa con gli animali, per riconoscerli. Mi ha detto che c'era qualcosa di diverso in me. Un profumo diverso. Stranamente me lo disse, in seguito, anche Cherry. Camille e Catherine mi hanno consigliato di stargli lontana. In effetti non ho nessuna intenzione di stargli vicina. L'ho visto solo una seconda volta, al Red. Abbiamo avuto una 'riunione privata': io, lui e Guilford. C'è stato il passaggio di quest'ultimo a Ratto. Aveva fatto un bel lavoro d'altronde... Emery a quei tempi aveva messo in giro voci. Non so se fosse vera questa cosa... ma basta un piccolo sospetto e noi partiamo in quinta. Io... parto in quinta. Dissi a Guilford di dargli una lezione e così è stato: gli ha chiuso la bocca con filo da cucito ed ago. Per fortuna le cicatrici sono pian piano sparite. Non so come... ma non ha importanza. Comunque quella volta, al Red, il Ratto l'ho 'iniziato' io. Una cicatrice, un giuramento di fede costante - fino alla morte - ai Signori dei Vicoli. XIII mi ha detto che, se un giorno mi stancherò di questo posto, potrò essere dei suoi. Ma non avverrà mai. Lo so io e probabilmente lo sa anche lui. E' stata quella notte che Guilford mi è entrato dentro.

Voglio dare altre feste al Red... e vorrei avere delle apprendiste con me. Adesso ho solo bisogno di tempo per organizzare un altro evento che intrattenga la popolazione dal pensare alla morte che si fa sempre più vicina con il suo fetore. Ci sono addobbi per le strade e mercanti che vendono oggetti natalizi. È arrivata la fine dell'anno. È alle porte. Si respira un'aria più rilassata.