giovedì 4 dicembre 2014

Ricordi

Laddington è nel Caos. C'è il tanfo del Disordine. Il bosco piange e Lei urla. C'è qualcosa di oscuro che si abbatte su di noi. Dall'Oltre arrivano rumori che non ho mai sentito da quando sono qui. La guerra è giunta e si porterà via tutti i più deboli: è la legge del più forte. Il nostro rifugio segreto non è intaccato dalle vicende esterne. Noi stiamo bene. Io... Catherine. Non credo durerà a lungo. Ho pregato tanto, ho invocato la misericordia della Dèa per far sì che non vi siano morti che minino l'Equilibrio. I bambini devono salvarsi dalla malignità dell'uomo. Ne sono morti abbastanza nel mio ventre che, ora, ho reso sterile al seme altrui. Non genererà più vita. E' un colpo durissimo da sopportare ma questo è ciò che è Giusto. Li vedo ancora: spettri che giocano a rincorrersi per i boschi. Sono i miei bambini. Sì, sono miei. Io sono una madre, che vada al Diavolo chi dice che non è vero, che non lo sono mai stata e mai potrò esserlo. Sono madre, sorella, amante di tutti gli spiriti benevoli di Figli della Luna decimati e di chi non è mai, mai stato fedele a Yeshua e a quel Dio che hanno paura di nominare. Ma è questo che venerano i Procastici seguendo Richard Fellyn il Cardinale. Lo sanno tutti! Lo sanno tutti... a Dio piace guardare. Fissa le regole in contraddizione. Un'assurdità. Guarda ma non toccare, tocca ma non gustare, gusta ma non inghiottire. E' una fede vuota. Non esiste un Dio moralista e sadico. È un padre assenteista. Non è padre. Non è niente... niente... niente. Io ho coltivato ogni sensazione che l'uomo è stato creato per provare. A me interessa quello che l'uomo desidera e non l'ho mai giudicato. E' la natura. Ardèa e Nathaniel sono morti per una fede che non esiste e non è mai esistita. Per un Tribunale Morale di incompetenti. Sofia Weaton e 'Confratello' Matthew che sono finiti nelle segrete per uno scandalo scoppiato a nome di Tom... non ne sono usciti a differenza degli altri che erano dentro quei sotterranei che mi hanno vista urlare a causa di torture disumane... anni fa. Hanno sbagliato di brutto. Così come la piccola Ivory che doveva, un giorno, diventare Ministro Procastico. Sì, certo, come no. Winry Murphy (o dovrei chiamarla con il cognome di suo marito?!) non mi riconosce più. Era lei... ne sono quasi certa. Una pecorella smarrita che è diventata Piccinina del PuntoCroce. Non so se ridere... o piangere. Se ne dicono in giro di cotte e di crude. Su di lei... su Guilford... su Lavander (che è sparita). Fanno rumore. Troppo rumore. Anche Grace Anderson è sparita. Probabilmente ha deciso di scappare via, filarsela come un topo di fronte al gatto, quando si è deciso che sarebbe stata una Perduta per il resto dei suoi giorni. La guerra, fuori da Laddington, la ucciderà. E' poco ma sicuro. Al suo posto c'è una certa Alison White con cui ho avuto modo di scambiare due parole al Dream. I miei pensieri vorticano indietro nel tempo... ho così tante cose da scrivere... e così poco tempo per farlo.

Ho visto Cherry, una notte, ai vicoli. Mi ha detto qualcosa sulla Morte. Sconfiggere la Morte. Non so cosa intendeva lei... non è chiaro nella mia mente. Non ha voluto rivelarmi qualcos'altro in merito... avrebbe poi dovuto uccidermi. E se io voglio sconfiggere la morte me ne fotto di questi indovinelli. Ci sono Misteri al mondo che non puoi scoperchiare facilmente. Ricordo ancora di quando rubai il diario a Grace e vidi quella lettera anonima che aveva ricevuto. Il lago, Diana, il Red Light, il Male in una donna bianchissima. Io l'ho visto il male in Camille. E' fredda come i cadaveri e con una forza fisica che in una donna come lei è... impossibile da credere. La perfezione di una donna che sembra avere la forza delle bestie selvatiche. Winry non ricordava nulla di quella notte... anche quando era 'sana'... non come adesso, insomma. L'altro tizio è morto. Non porto più i segni di quel disastroso evento in ambulatorio. Una mattina mi sono semplicemente svegliata con l'occhio sinistro tale e quale all'altro. La mia vista è ritornata come prima. La porta di casa era spalancata. Qualcuno ha sicuramente fatto irruzione. Ero frastornata... e triste. Non so perchè. Una sensazione che comunque ho già sentito anni fa. Ma non riesco a ricordare. Non voglio ricordare in verità. Era il periodo di Ephaestion... chissà dov'è. Mi manca. L'ultima volta che l'ho visto, al Borgo Nobile, è stato come vedere l'arcobaleno. L'abbaglio di un arcobaleno. Se n'è andato presto... con un arrivederci che non c'è mai stato. Non ho mai più avuto la forza di scrivergli... anche se lui me lo diceva sempre di farlo. Come se avesse voluto mettere una pietra sopra a ciò che ho fatto, abbiamo fatto... come se ci restasse male che non mi facessi mai sentire.

Ho dato una festa grandiosa al Red Light. Camille ha deciso di far costruire i bagni termali. Abbiamo riscontrato successo. Gli invitati erano in maschera, con vestaglie che al contatto con l'acqua evidenziavano maggiormente i loro corpi a contatto. Un uomo mi ha reso la serata ancor più piacevole. Non so chi sia ma lui sa chi sono io: Malia. Mi ha dedicato una poesia. L'ho vista il giorno dopo. È... stranamente bella. Forse è un artista... o uno studente. Camille dice che da quel che si poteva vedere... era un bell'uomo. Un forestiero di sicuro. Emery era lì, con noi. Ho visto affiatamento tra lui e Lady Lancaster. Questa cosa non mi rende gelosa... di nessuno dei due. Ma mi eccita ancor di più. Vorrei dargli tutta me stessa ancora una volta... come l'ultima. Sì... l'ultima volta mi ha scopata in un vicolo, davanti a Cherry. Abbiamo dato uno spettacolo alla Teatrante. Gli Artisti eravamo noi. Ho perso l'ultima vita. C'era sangue. E il suo seme liquido. Siamo una famiglia... io, Camille, presto anche Emery. La famiglia Lancaster non sarebbe la stessa senza lui. Ha tutte le carte in regola per essere nostro. É... nostro. Sono stata posseduta dallo spirito maligno di una strega. Non era una Figlia della Luna. Era una di quelle streghe che usano la magia per scopi oscuri. Me l'ha detto Catherine. Ci ha provato a farla uscir dal mio corpo ma alla fine è stata la Chiesa ad esorcizzarmi. Non ricordo niente... nemmeno la minima emozione od immagine. Un giorno mi sono svegliata ed ero in una cella dormitorio del Convento. Non avevo voglia di mangiare o parlare. Camille è venuta fin lì a prendermi e riportarmi a casa. Nei giorni e nelle settimane seguenti ho saputo alcune cose della vicenda che ha terrorizzato tutta Laddington: ho attentato alla vita di Timothy irrompendo al Tribunale Morale indetto per Alysia Blackwood, ho attentato alla vita anche di Margareth Brown, ho spezzato un braccio a Tomas Versis e ho stuprato Emery. Ho dovuto pagare una salata multa... come se il problema fosse il denaro. C'è stato un rito di purificazione, nell'Eden, dove sono rinata con una consapevolezza maggiore al mio stato di Iniziata. Il mio potere è incontrollabile. Non riesco a dominarlo e spesse volte nemmeno a catalizzarlo. Una volta, di punto in bianco, un bicchiere si è spostato, si è librato nell'aria, e poi si è frantumato in mille pezzi davanti ai miei occhi sconvolti.

A proposito di Tomas Versis ho da darti una notizia a cui nemmeno riesco a credere: visto che attentava alla virtù delle donne, gli hanno messo una cintura di castità e adesso lavora come sguattero alla Locanda di Nessy. Scott Brown ha perso un altro sbirro, insomma, dopo Stephen. Ad ogni modo... ci sono stata alla locanda degli irlandesi. Nemmeno loro vedono di buon occhio la connazionale Winry Murphy. Immagina se solo sapessero che è vero tutto ciò che si diceva. Che si è fatta scopare da Tomas... e veniva da me a cercare consiglio con quell'aria da innocentina ebete. E io che dovevo stare lì a sorbirmi i suoi vaneggiamenti su quanto le era piaciuto, su quanto però amasse Guilford e 'Ti prego non glielo dire!'. Che poi quando ha scoperto che Guilford è stato con me e che non era nemmeno così fedele come sembrava... se l'è presa. Ma dico io... che gente abbiamo a Laddington? Anne, la locandiera del Nessy, invece è una donna dalla piacevole parlantina. Molto schietta, devo dire, e ciò non mi dispiace.

E' scomparso anche Orpheus. Mi piaceva. Era affascinante, di una bellezza dimenticata... in un certo senso mi ricordava Ephaestion. Piaceva anche a Camille. Lo voleva con noi. E Faye, la locandiera del Messiah? Anche lei. E pure Davy. Tutti finiscono in un vicolo cieco. Ed è come se un pezzo di me, pian piano, si sgretolasse e andasse via con loro. Morti o Vivi. Anche i migliori se ne vanno mentre l'erba cattiva rimane sempre qui. Devastata... ma rimane.

Ho ancora una cosa da appuntare: XIII, il 'capo' di Guilford... o così lo chiama lui. Un essere così non ho mai visto. Non credo sia del tutto umano. Mi ha messo paura la prima volta che l'ho incontrato. Mi annusava, come si fa con gli animali, per riconoscerli. Mi ha detto che c'era qualcosa di diverso in me. Un profumo diverso. Stranamente me lo disse, in seguito, anche Cherry. Camille e Catherine mi hanno consigliato di stargli lontana. In effetti non ho nessuna intenzione di stargli vicina. L'ho visto solo una seconda volta, al Red. Abbiamo avuto una 'riunione privata': io, lui e Guilford. C'è stato il passaggio di quest'ultimo a Ratto. Aveva fatto un bel lavoro d'altronde... Emery a quei tempi aveva messo in giro voci. Non so se fosse vera questa cosa... ma basta un piccolo sospetto e noi partiamo in quinta. Io... parto in quinta. Dissi a Guilford di dargli una lezione e così è stato: gli ha chiuso la bocca con filo da cucito ed ago. Per fortuna le cicatrici sono pian piano sparite. Non so come... ma non ha importanza. Comunque quella volta, al Red, il Ratto l'ho 'iniziato' io. Una cicatrice, un giuramento di fede costante - fino alla morte - ai Signori dei Vicoli. XIII mi ha detto che, se un giorno mi stancherò di questo posto, potrò essere dei suoi. Ma non avverrà mai. Lo so io e probabilmente lo sa anche lui. E' stata quella notte che Guilford mi è entrato dentro.

Voglio dare altre feste al Red... e vorrei avere delle apprendiste con me. Adesso ho solo bisogno di tempo per organizzare un altro evento che intrattenga la popolazione dal pensare alla morte che si fa sempre più vicina con il suo fetore. Ci sono addobbi per le strade e mercanti che vendono oggetti natalizi. È arrivata la fine dell'anno. È alle porte. Si respira un'aria più rilassata.

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