giovedì 15 settembre 2016

Power

Sono stata al Dream, qualche giorno fa. Le due Artiste che mi sono state accennate da Lady Camille provavano un'operetta deliziosa. Miss Eva Turquoise e Miss Elysium Green. La prima la adoro. É davvero brava. Accende il mio animo di immenso. Un divertimento sincero e una serenità non da poco. La ritrovo tutta nell'Arte. Mi è sembrata una sorta di parodia di Sofia Weaton e altre nobildonne. "Tutto ciò che i borghesotti e i nobili non dicono" sarebbe un titolo perfetto per quest'opera teatrale che vede una nobildonna sfinita dalle lusinghe di uomini che detesta. "Pusillame". Sul serio. L'ho amata. La Green impersonava un menestrello che, inviato dall'ennesimo spasimante, le cantava una strofa degna di nota, accontentandola contro ogni aspettativa. C'era Alison con me. Abbiamo disquisito amabilmente del più e del meno prima che se ne andasse a causa di alcuni impegni. Immagino che alla Drogheria il lavoro sia tantissimo. Ho saputo che una certa Abby è divenuta Apprendista dell'Ordine dei Guaritori, da poco. Non la conosco e non ho avuto modo di presenziare alla Cerimonia, però ne ho sentito parlare. Tornando alle Artiste... ecco: Elysium. La donna che vorrebbe entrare nella nostra Famiglia. Credo di averla intravista anche tra i corridoi della Villa. Non mi piace. O, meglio, mi è indifferente al momento. Il che è anche peggio. La trovo poco modesta. Un po' troppo piena di sè, forse, per essere una donna. Un po' come Sofia Weaton. Tutto un ciarlare del Niente, quando alla fine sappiamo tutti che fine fanno le persone come loro. Potrei sbagliarmi, certo. Anche se Alison ha confermato qualche ipotesi. Anzi, probabilmente è proprio lei ad avermi fatto intendere a primo acchito di che pasta é fatta la Cantante. Passando ad Eva... c'è qualcosa in lei. Ho sentito il potere crescere dentro di me. Più forte. Ristoratore. Mi sento piena di calma. Come se nulla di catastrofico mi sia successo in questi anni. Quando penso ad Ephaestion, adesso, penso soltanto che vorrei toccarlo e ricominciare tutto da capo. Riscrivere la storia. Per poterlo ancora guardare negli occhi. E i bambini persi... ricomporli. Ridare loro vita nel mio grembo. E che abbiano i suoi occhi. E la sua bocca. I suoi capelli. Così che io possa ricordarlo quando è lontano. Perché lo è. Da tempo immemore ormai. Conservo ancora le sue lettere. Le ultime. Forse ho pensato a lui quando ho scopato con lei. Nelle acque calde. Nei suoi umori. Nel suo corpo di donna. E quando le ho detto che è mia, non lo stavo sussurrando solo a lei. Era così febbrile. Così naturale. C'è del magico in quello che è avvenuto. La Dèa vuole dirmi qualcosa. Mi ha fatto recapitare dei fiori. Iris e Violette. Strette da un fiocco rosso. Le ho messe in un vaso d'acqua, nella mia camera. A Villa Lancaster. Danno colore a tutto. Alison, al Rifugio, mi ha detto che Emery é strano. É andato più volte al Red e, non potendoci entrare, si è avvicinato al Dream. Si è fatto impetuoso anche verso di me. Quando prima non mi filava di striscio. Questo mi fa comprendere come Eve possieda qualcosa che, forse, la avvicina a me. Ad Alison. Ai Figli della Luna. Ma ho bisogno di più certezze. Non voglio correre alcun rischio. Pare che Elysium ed Abby si stiano occupando di una questione spinosa per conto di Alecto. Alison ha fatto un sogno. Questo compito è nostro. Non possiamo permettere che arrivino allo Stregone. Il Male potrebbe farsi strada tra le nostre fila. Ci sono dei lupi, nella fattoria dei Thompson. É terra maledetta. Elysium si è fatta male. É quello che ho visto nei suoi occhi. Alison mi ha parlato anche delle sue mani. Qualcosa di orrendo deve esserle capitato. E le menzogne sono all'ordine del giorno per un'Artista. Soprattutto se ambisce ad essere una Lancaster. Mia Sorella ha perso non solo il Figlio di Beltane ma anche un altro bambino, frutto di un amore tormentato di cui non conosco nome. A causa di un Maleficio. La Dèa dà. Il Male di questo Mondo toglie. Adesso siamo pronte al Mabon. Avverrà presto. Sono stata nella Contea di Paddington, e mi sono attardata all'Incudine Spezzato. Stephen non è cambiato. Non di molto. Abbiamo bevuto e parlato del tempo che passa. Ne abbiamo viste tante. Ma siamo qui. Sopravvissuti. Gli ho detto che sarebbe ora di vivere, piuttosto. Non sembra avere segreti. Non più. Io? Ho dei segreti. Pochi. Tanti. Troppi. Ho sentito l'impulso di dargli qualcosa per cui valesse la pena vivere. Un qualcosa che possa infrangere tutta questa calma di cui si ammanta. Mi ha baciata. Sí, proprio lui. Stephen mi ha baciata. E credo che mi avrebbe posseduta lì stesso se non gli avessi sussurrato di non avere fretta. C'è tempo e luogo per tutto. Verrà al Club. Ne sono certa. L'ho visto nei suoi occhi, il desiderio di provare. Di essere parte dei miei segreti. Passioni inconfessabili. Silenti. Fatti di piacere che cola e di sguardi che contaminano più di un tocco.

domenica 11 settembre 2016

Le mie notti

Le mie notti sono migliori dei vostri giorni
Anche quando ho gli occhi stanchi ti vedo sempre.
Sono così fiero di sembrarmi solo
e per cos'altro potrei?

13.10.2015
{ La busta è massiccia perchè riporta due lettere. Una pergamena impregna una leggera essenza di rosa, un cartoncino di colore rosso sangue con la scritta in netto contrasto di colore nero, svolazzante, elegante e raffinata. }

Il tempo scorre con un inesorabile staticità fra le mura della mia noia.
In effetti la Famiglia gradirebbe sapere che fine tu abbia fatto mia Diletta.
C è quella curiosa, attuale Luminare, che chiede di voi.

Non si vorrà mica che piccoli focolai si trasformano in un incendio non è così?

Vostra parente
Lady Camille Lancaster
Villa Lancaster 

{ Il messaggio è scritto su carta decorata a mano,sui bordi,con motivi floreali. Il foglio ha le tonalità dell autunno,colori bruniti ma brillanti. L'inchiostro verde scuro che ben si sposa con l'insieme. All'inchiostro è stata unita un essenza di elleboro. La calligrafia è molto curata propria di una mano che si esercita nell'arte della scrittura,le parole si inclinano verso destra in maniera elegante. }

A Sua Signoria Lady Camille Lancaster 
Matrona del Red Light 
Blacksbury 

E' passato più di un anno dalla scomparsa di quella povera sventurata di Lavander (anche se nessuno ne ha notata la prolungata assenza) non è stato così per Miss Dahlia Lancaster.
Non è mio costume impicciarmi degli affari di Blacksbury più del dovuto e neppure di chi ne fa parte o lo occupa abitualmente se non quando mi tocca da vicino.
Ed è diverso tempo che arrivano pettegolezzi e indiscrezioni a riguardo forse per capire se c è del vero o solo menzogne in esse e anche la discreta noia che aleggia in alcuni rinomati salotti. 
Si dice che la vostra parente di rango più basso si sia ammalata o per giunta che sia fuggita con un sedicente forestiero. Tralasciando l'ultima mi preme di escludere la prima e se fosse di farmelo sapere per evitare focolai di febbri o infezioni finchè il buon tempo ce lo consente.
L invito a prendersi più cura di se è esteso alle vostre ragazze e agli artisti del Dream Theater.

In Fede, 
Mrs Alison B. White 
Luminare del Casato dei Draghi 
Facoltà di Scienze Naturali 
Dormitorio dei Draghi

Quanto tempo è passato? Tanto. Non so quantificarlo. Il tempo scorre, lento. Credo siano passati anni. Cosa ho fatto? Non lo so nemmeno io. Tutto si perde, come acqua che cade giù dal cielo. I Vicoli non mi hanno lasciata mai sul serio. Nessuno mi ha disturbata dal lungo sonno a cui mi sono autoindotta. Come sono sopravvissuta alla solitudine? Oh, non so neppure questo. Vuoti di memoria. Ma non ho la presunzione di credere che sia tutto merito mio. Era lontana. O così io la percepivo. La Dèa era lontana. Allo stesso tempo non lo era. Il Vizio mi ha condotta su una strada in discesa. Questo lo ricordo. Dentro la vasca da bagno. Il Fumo è stato il mio miglior compagno di vita. Alcune voci mi sussurravano. Ma erano così flebili che non posso farne una menzione precisa ed accurata. Ho sognato. Ricordi passati. Niente che riguardasse il futuro. Ed il presente. Molte cose mi sono sconosciute tutt'oggi. Forse dovrei aggiornarmi. O forse no. Quanti segreti può contenere una mente come la mia? Quanto può essere limitata la mente umana? E quanto, invece, sconfinata quella di una Figlia della Luna? Non so nemmeno se i pettegolezzi 'iniziali' sulla mia sparizione mi facciano ridere o meno. Ci sono cose che non riesco più ad esternare con la stessa cadenza di prima. Pare che Emery ne abbia fatta una delle sue. Camille ha glissato. Alison ha parlato dell'uccisione di Taffy. Quel biondino dovrebbe diventare un Lancaster, ma se penso a quante cose abbiamo passato insieme... ho la sensazione che siano state più quelle di stampo orribile, petrolio, che trascendentali e sanguigne. Non era Ephaestion. Non era Tom. Non era niente di tutto questo. L'ho sempre trovato così... pauroso. Uno di quegli uomini che ha paura della sua stessa ombra febbrile. Annientava se stesso e gli altri. Già il fatto che se la intendesse con Sofia Weaton... dice tutto. Camille beh, Camille è quella che è. Credo che lei adori queste dicotomie. Questi animi complessi che si rompono strada facendo. Il sapore della distruzione sulle punte delle dita. Anche l'Ateneo ha chiuso i battenti. Non so per quale assurdo motivo, e non ho indagato perchè sinceramente me ne frega poco. Quello che aveva da darmi me lo ha dato, a suo tempo. Il mondo è andato avanti anche senza la mia presenza. E mi sta bene così. Non sono stata disturbata. Ad un certo punto mi sono svegliata. L'ennesima lettera. Ne ho ricevute poche, come potrai ben capire. Dalla stessa persona. Sono parte della Famiglia, d'altronde. Catherine ha preferito attendere, in silenzio, insieme ad una nuova Sorella. Proprio lei, Alison. Il Grimorio è stato ritrovato. Ma andiamo con ordine.

{ E' un bigliettino veloce e breve, con l'inconfondibile calligrafia ariosa e svolazzante. }

Cara Dahlia,
i giorni scorrono noiosi e lenti senza la vostra elegante e gradita presenza.
Ho desiderio di rivedervi, ho desiderio di poter riunire la Famiglia, di discutere delle nuove incombenze piovute su di noi e della presenza di nuovi aspiranti Lancaster in cerca di una famiglia amorevole da trovare.
Individui con cui legare... 
Il mio cuore traboccante di avvizzita passione desidera condividere con voi alcune questioni e ho desiderio di poter trascorrere delle liete ore assieme alla nuova Cortigiana di Laddington, potendo avere occasione di festeggiare questo vostro traguardo e farvi un dono. 

Mi auguro che possiate tornare a casa, da noi, dov'è sempre stato il vostro posto. 

Camille Eugenie Lancaster 
Villa Lancaster - Contea di Nottingale

Era tempo che andassi a trovarla. Non è cambiata di una virgola. Se mi guardo allo specchio non credo di essere sfiorita nonostante l'età che, chiaramente, avanza. La Dèa dona ai suoi Figli una longevità disarmante eppure... non credo di essere cristallizzata nel Tempo come lo è Camille. E poi è fredda. Sento che qualcosa non va. L'ho capito da quando la Dèa mi ha fatto il suo Dono di Iniziata. Se prima era tutta immaginazione... adesso ci sono cose che, sul serio, non tornano. Ed è lei, con le sue parole, a farmi intendere che la vita, probabilmente, l'ha abbandonata in qualche modo. Sono andata indietro, a vecchie pagine di diario. Ricordi quando rubai il diario di Grace Anderson? Ecco. Ho scoperto qualcosa sui professori dell'Ateneo che, ai tempi, nemmeno sapevo chi fossero. Alcuni, tutt'ora, mi sono ignoti. Alecto - per esempio - sembra avere una grave allergia al sole. Come ogni diario c'erano un sacco di pensieri, impressioni, eventi... su cui adesso non voglio nemmeno soffermarmi. Arriviamo a Camille. E partiamo dal fatto che Grace, da quanto scriveva, aveva ricevuto un messaggio anonimo. Il messaggio è questo: 'Lo specchio d'acqua di un lago riflette due realtà, la prima dalla superficie mostra il riflesso di un cielo sereno e probabilmente calmo; la seconda è sotto lo specchio d'acqua, dentro il lago, quando guardi verso l'alto ti può mostrare che quello stesso cielo è torbido come le acque del lago agitato dalle correnti, abitato da creature silenziose che si nascondono sotto la sua profondità in attesa di risalire quando l'ultimo raggio di luce abbandona sia cielo che acqua ed è in quel momento che lo specchio scompare sotto la luna nuova... ed esse possono uscire indisturbate nella notte alla superficie e solo con essa possono attraversare quella dualità che li tiene imprigionati. C'è un posto in cui tutto è spiegato ed esplicato con una luce rossa, ed è lì che il male sorge nella sua doppiezza nei panni di una dannata dai capelli corvini, pelle marmorea quasi innaturale, prosperosa come la natura stessa, ma dentro è spenta come una pietra sul selciato. Lei segue la via del doppio, lei conosce Diana. Va fermata sicuramente. Il drago nero ha posato il suo sguardo su di lei, aspetta di essere liberato dal suo scudo ma lo scudo è chiuso da una chiave che lei possiede, la chiave sarà nell'arena del confronto e della conoscenza. Senza la conoscenza il drago dormirà un sonno assopito in attesa che arrivi la venuta di una nuova prescelta.' Non ci credevo, prima. Pensavo ci fossero dei Fanatici all'Ateneo. 'Da quanto in qua esistono i Vampiri?'  è quello che avevo scritto al riguardo. Sono passati anni da allora. Ero solo una ragazzina. Adesso ci sono cose che mi sono più chiare. Forse anche questo è Male. Forse anche Camille, in qualche modo, mi è Nemica. E cosa intende dire quando mi promette che, una volta che avrò perso interesse per la vita, mi rivelerà i segreti del loro mondo? Forse è questo che sono. Forse il mio equilibrio cade proprio qui. Sono fedele ad una Famiglia alla quale, probabilmente, non dovrei affidarmi. Eppure... eppure Catherine lo è stata anche. Adesso non lo è più. Non è parte del Teatro, anche se ho ragione di credere che, una volta parte della Legge dei Vicoli... non puoi sottrarti ad essa, all'appartenenza ai suoi Signori, se non con la morte. Catherine possiede l'equilibrio che io non ho. Forse è solo Paranoia la mia. Non so nemmeno quale sia questo scudo e questa chiave. E la nuova prescelta di cosa...? Non lo so. Ci sono tante domande che, al di là del tempo trascorso, non hanno ancora trovato risposta. Non ho paura. Sono sopravvissuta a tante vicende. A volte è meglio non sapere. L'ignoranza non è sempre un male. Camille mi ha donato un anello, patrimonio della Famiglia Lancaster. E' un rubino. Vale molto. E ne sono entusiasta. Lei mi adora. Lo so che mi adora. Mi sento quasi colpevole nel pensare che sia sottilmente malvagia nonostante di cose 'cattive' me ne abbia fatte. Per quanto poi abbia sempre detto che lo faceva per me. Sono quella che sono grazie a lei. Sono libera. Ho perso tanto, ma sono libera. Ora non ho più nulla da perdere. Mi piace crederlo. In realtà non tutto è perduto. L'Eden mi ha accolta nel suo caldo abbraccio. Catherine ed Alison erano lì con me. Il potere scorreva in me. E il legame empatico con il Saggio è ancora presente. La sento vicina. Alison non ha le Fede che abbiamo noi. C'è qualcosa in lei che deve ancora nascere. Non è pronta. Ma non mi arrogo il diritto di darle colpe che forse non ha. Non era pronta a dare alla luce il Figlio di Beltane. Catherine mi ha rivelato che Ardèa e Nathaniel sono vivi. Le loro anime si trovano nei corpi di due orfani. Sono in mano di Camille. Pare che Catherine sia riuscita a convincerla che sono miei cugini. Lady Lancaster li tiene lontani dalla vita pubblica e dai pettegolezzi. Ho intenzione di vederli. Se non nascerà il Figlio di Beltane... qualcosa temo non andrà per il verso giusto. Mi pare di aver capito che inizieranno a sentirsi male. Alison mi aiuterà a rallentare questo processo. Non so effettivamente come sentirmi. Sollevata? Felice? E' davvero troppo per me. Non ho versato nemmeno una lacrima nel vedere i volti incastonati in quel masso. Sono emozioni contrastanti. A volte vorrei che tutte queste memorie volassero via con il vento. 

sabato 13 dicembre 2014

Indiscriminatamente

La gente sta male. Sono sciupati. Quelli che vivono ancora, almeno. Ho conosciuto una madre che ha portato in salvo il suo bambino qui. Non so che età avesse lei. Doveva essere giovane... il marito in guerra probabilmente. O morto. Oppure disperso... non lo so. Il bambino doveva avere sugli undici anni. A quell'età non si è nemmeno più tanto bambini. Ho raccontato loro la leggenda del clavicembalo. Erano con gli occhi puntati su di me, soprattutto il piccolo. La madre era stanca. Non diceva granchè. Ad un certo punto è arrivata Briony e, subito dopo, un'altra forestiera: Amelia. Spuntano come i funghi e i conigli. Non ho ancora un pensiero ben preciso su queste donne. Non saprei cosa dire se me lo chiedessero. Spero per loro che mantengano l'ordine. Non abbiamo bisogno di altre Lavander, di altre Grace, di altre Winry. Mi verrebbe da piangere sul serio. Non scherzo.

Sono stata nuovamente al Club Puntocroce. Non mi sono divertita per niente, devo dire. Forse ho fatto più pettegolezzo io che gli altri. C'era sempre Winry, la Piccinina, silenziosa e poco incline a dire cose sensate. Poi ho visto Alison White e Mr Thackery. E' indecente, davvero indecente, che si pensi ancora a Yeshua come Nostro Signore. Ed è ancora più scandaloso che si trovino a scusare tutto con frasi come "E' la punizione per la nostra malvagità". Alison era parecchio turbata dalle mie parole. Ma io dico... che cosa si aspettano? Che non si parli del Male, che si tralasci? Che tutto sia rosa e fiori? E' stupido anche solo da pensare. Il Thackery ha avuto l'ardire di dire che non si viene al Club per guastarsi la giornata. Certo, perchè sono tutti degli smidollati lì dentro. Li odio. Odio tutti. Indiscriminatamente. La guerra è arrivata per tutti. Nessuno escluso. E' che questo che fa loro paura. E' questo che li rende così tediosi. Il mondo va a rotoli e loro ancora a parlare di matrimoni e pettegolezzi triti e ritriti. Avrei voluto ucciderlo con le mie mani quando se n'è uscito con "Avere nuovi nascituri sarebbe un tormento. Esempio lampante in merito considerato il destino a cui hai condannato la tua prole sfidando Nostro Signore Yeshua."; un odio passeggero, invero, visto che lui non è diverso dagli altri. Non è nessuno. Non è niente che possa destare il mio animo annoiato considerato come irresponsabilità. Io, mi dispiace dirlo, ma ho più responsabilità di loro messi insieme. E' bello riempirsi la bocca con cose che non si conoscono a pieno per il gusto di far soffrire qualcuno che, a sua volta, ha fatto soffrire te in qualche modo. E' un dare e ricevere indietro. E' sempre stato così. Tutto mi scivola addosso. E' così freddo... così vuoto. Si è parlato anche del fatto che i famigliari censiti non verranno divisi... nella morte. Sono tornata con il pensiero a Curtis. Se solo ci fosse lui tutto sarebbe più sano, più vivibile. Mi sono rintanata nel bosco, nell'Eden. Ho pregato la Dèa, ancora una volta. "Salva i tuoi figli." La mia discendenza è questa. Fratelli, sorelle, figli... tutti sotto la stessa luce.

venerdì 12 dicembre 2014

Dimenticare

La gente si è data da fare a tagliare la legna del bosco per consentire l'allestimento della pira funeraria presso il Cimitero cittadino. Ho riflettuto. Ho riflettuto è qualcosa, una scintilla, mi ha portata a rovistare dentro casa in ogni angolo, a mettere a soqquadro tutto. Non lo trovavo. Non trovavo il ciondolo di Curtis, mio fratello. Mi sono accorta di averlo dimenticato. Di non ricordare come fosse. Non ricordare. Che brutto concetto. Ho la sensazione di essere qualcun altro. Dopo il volo di mille oggetti inutili... eccolo lì. Ho pianto. C'era quella calma che ti massacra. Quando tutto sembra perfetto e invece non lo è. L'ho trovato... ma era pieno di niente. Il suo viso. Non era come accarezzarlo. E' morto. Forse è morto davvero. La guerra si sarà portato via lui e gli altri. Come si è portata via anche me. Ne ho combattute troppe... di battaglie. Al Messiah ho conosciuto una certa Briony, forestiera, non so bene di dove. Non ho avuto modo di parlarci molto comunque... ma le ho detto ciò che doveva sapere su Laddington, su come muoversi e trovare un lavoro per vivere. Sempre che lo voglia, si intende.

Sono stata al Club PuntoCroce. C'era la Bradley. Le ho ridato Miss Flaffy, la coniglietta che fino ad ora ho dovuto curare io. Da quando lei stava male ed era in drogheria morente. Non mi andava di dirle molto... così ho finito per rivelarle che pensavo le sarebbe stato utile un esserino da accudire visto che non ha figli e mai ne avrà probabilmente. Sarò stata dura... ma non mi interessa. E' la verità. Le ho detto anche che mi mancano alcune lezioni per finire il corso di moralità e mi ha risposto che deve riorganizzarsi le idee e mi farà sapere. Immagina... deve riorganizzarsi le idee. Che significa? Ha bisogno di leggere un manuale per sapere quali sono le regole morali o cosa? Chiaramente non le ho fatto intendere quanto trovassi la cosa... molto deludente. I pasticcini che mi ha offerto però erano buoni. Ad ogni modo... le ho fatto sapere anche la mia idea di sfilata di benificienza di cui volevo parlare con Lady Margareth... se solo questa mi avesse risposto al messaggio. Non sembra una cattiva cosa alla Piccinina. Chissà se seguirà il mio consiglio. Staremo a vedere.

martedì 9 dicembre 2014

Godere dei Segreti

Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Stringimi i fianchi e annullati.

Il tempo scorre ma loro non hanno alcuna fretta, non questa notte. Non devono far ritorno in nessuna casa. Non hanno una casa. La Vita, la Morte, quale eterno mistero cela. Casa è qui, su questo oceano rosso, al mio fianco, nel mio caldo abbraccio. Risiede nella mia lingua, nell'acqua che gocciola. Così dolce e crudele perdere la via anche solo per secondi. Infiniti. Così dolce e crudele. Nel silenzio. Così dolce. Il suo respiro non è che un canto d'usignolo. In attesa di giochi senza memoria dove vendersi e svendersi e poi dimenticare. Cosa di alta magia non ferirsi mai nella perdita del proprio sè. Nella perdita di tutta la ragione che fuori ci si impone. Avranno conosciuto giorni di famiglia dove gli si diceva cosa mangiare e come, sulle gambe delle loro madri e dei loro padri. Madri innocenti, angeli del focolare... bianche madri. Madri che non ho mai avuto. E un padre che andasse a perdersi, dentro perdute peccaminose più della consorte. Ho conosciuto soltanto la sua Luce. Ascoltavo le parole di quella donna, coperta da una vestaglia rossa. Si sentiva bella. Fors'anche libera nella coscienza di non essere riconoscibile. Di poter essere tutto e niente. Libera, per una volta, nella vita. Se non avessi la libertà, ogni giorno della mia esistenza, sarei inquieta. Vivere per sempre. Non morire. Chi farebbe una vita del genere se, come dice lei, non si ha più nulla da perdere? Se non ho niente da perdere preferisco finire il mio ciclo di vita. Invecchiare, lentamente, invecchiare. Non voglio avere un futuro non sinfonico. Dove ho perso davvero tutto. Mi sentirei in vena di fare del male. Amplificato oltre il dovuto. Lui è arrivato, preannunciando qualcosa di più. Comunione di intenti. Sentivo il bisogno di baci, il delirio delle mie voglie riempire tutto. Regalerei la mia lingua per tanti occhi che, spettatori, si lasciano cullare dalla mia arte. Un perdersi veloce che riscalda solo i pensieri. Tutto conserva uno strato di brillante perfezione, come il bianco che cade dalle nuvole e si disintregra al calore del sole. La perfezione: non ho mai capito cosa fosse ma a pensarci è il bianco. Sicuramente è il bianco, sì. Camille è bianca. Un albinismo nascosto con sapienza. Come lei mi ha toccata, fatta godere, più volte, io ho fatto godere quella donna, quell'usignolo fin troppo intelligente per non essere qualcuno che, fuori dal Red, studia sui libri. La Sapienza si accosta sempre al Mistero. Il Mistero è Passione. Ogni passione ha un centro diverso, una causa diversa, una fine... diversa. Oppure può durare per sempre. Ci sono varianti in questa esistenza che non si possono controllare o decidere. Perchè stanotte non cambia nulla e cambia tutto. Ho assaporato labbra morbide e femminee, leccato la sua gola, il suo collo, la sua pelle chiara. Ho infilato le mie dita tra i suoi capelli chiari e umidi e dentro le sue voglie più nascoste. Orgasmi. Lei non sembrava, all'inizio, propensa alla presenza altrui. Ma si è lasciata andare... a me, a noi. L'ha chiamato. Vicinanza. Un gesto. Un gesto soltanto per farlo avvicinare. Io lo guardavo. Gli occhi fissi ad osservare ogni sua espressione, considerare il suo desiderio, farlo mio. Ho sfidato ogni sua resistenza e, mentre baciava lei, io toccavo la sua erezione. Lui toccava la mia intimità, la mia carne più morbida, quella più calda. E' arrivato a superare quel limite, grazie a me. Amo farli godere. Godo solo per questo. Potrei vivere per dar loro  la Pace. Appagamento. Lei se n'è andata, felice... sì, forse era felice. Soddisfatta, tanto quanto me. Lui mi ha attirata a sè, da dietro. Le sue mani sopra i miei fianchi ardenti. Sapore liquido. 'Non così in fretta...'. Mi ha baciata, come si fa con i fanciulli, con dolcezza, sul capo. Penso alla dolcezza come qualcosa di estremamente violento. Violento. Sono sfilata via. Si è preso un pezzo di noi: rossi filamenti. L'alcool supera la mia emotività e lascio scivolare le emozioni come veli gonfiati al vento. Trasportati via. Mai più ritrovati.

lunedì 8 dicembre 2014

Fine di un Ciclo

Finalmente ho terminato il mio ciclo di lezioni all'Ateneo. Sospiro di sollievo e piango di felicità! Si fa per dire... ovvio. Mi piace imparare nuove cose e queste ultime lezioni mi hanno dato tanti spunti di riflessione accompagnati da racconti e pettegolezzi tra donne. Solo che non eravamo da sole, io e Mrs White, ma si è aggiunto Mr Thackery. Era raffreddato, credo, tanto che mi è sembrato quasi egoistico non accompagnarlo al Messiah visto che facevo la stessa strada a cavallo. Era tardi e la neve cadeva copiosa dal cielo. Insomma... mi sono offerta di portarlo con me. Mi è piaciuto molto l'accostamento che ha fatto di Dylan ad uno Spettro. Mi meraviglio di non averci mai pensato prima. In mezzo alla neve, in effetti, al galoppo potrebbe apparire come una fantasma venuto dall'Aldilà. Un viaggio strano. E nemmeno troppo veloce. Avevo paura che cadesse e non avevo nemmeno intenzione di dirgli di stringersi a me. Figurarsi. Mh... forse dovrei prendere un carretto. Ma meglio di no. Dylan non sarebbe d'accordissimo a trasportare tutto quel peso senza poter andare veloce come il vento d'inverno. Ho conosciuto anche Taffy, il gatto di Alison. Un animaletto davvero singolare. Si lascia fare di tutto. Non sembra nemmeno un gatto! King era lì, ovviamente. Chissà se l'ha capito il mio avvertimento silenzioso. So cosa stai facendo.

Tornando alla lezione... si è spaziati dal Caso del Mattatoio a quello di Ophelia Whitless. Stranamente Alison non sapeva che questa è una Ricercata. Forse le cronologie non lo riportano più e i messaggi nelle bacheche ricercati sono ormai troppo vecchi. E poi... con la guerra... non si sono occupati di affiggerne altri più leggibili. Non si stanno occupando praticamente di nulla come ho già scritto precedentemente. Comunque si è parlato anche dei vantaggi e degli svantaggi che l'istruzione può avere per le donne. Abbiamo fatto anche esempi di come questa venga usata male. Chiaramente si accennava a Winry, prima Studiosa di Folklore, che adesso scredita il Club PuntoCroce e Lavander, apprendista dell'Ateneo, che si è fatta abbindolare da Tomas Versis come tutte le forestiere. Ho fatto presente anche il caso della Hall, Gran Maestro di Occulto, che è una donna davvero a modo ma che credo non si sposerà mai, così come Alysia Blackwood che indossa i pantaloni e fa un mestiere da uomo. 

Oh... per Blacksbury sta girando un altro disegno che ritrae Margareth con il braccio teso e sulla testa scarabocchi che simboleggiano un'incavolatura bella buona. Ci sono persone disegnate accanto a lei e hanno uno stile morigerato e casto, soprattutto di colore nero carboncino. La prima è più alta e sulla testa c'è disegnata una croce e una data che corrisponde a giugno (non so... non ricordo di preciso se fosse giugno, ma forse è Meabh), mentre l'altra più piccolina con un'altra croce e solo l'anno venturo (Sofia? Non lo so)... ma nessun mese. I bambini dei Vicoli vanno in giro a portare i fogli dappertutto: al Red Light, al Messiah, al Mercatino, al Teatrino e in Drogheria! Insomma... Lady Brown di York sarà davvero su tutte le furie. I Monaci Bianchi non hanno ancora trovato nessun eretico a cui dar la colpa. Godo tantissimo! Finalmente un po' di allegria nella Contea.

domenica 7 dicembre 2014

Rose Bianche e Rose Rosse

Pare che il Club Puntocroce, in questi giorni dove dovremmo essere tutti più buoni, sia stato messo in ridicolo da una voce che si è dilagata a macchia d'olio nella Corte Nobiliare e non solo tra i plebei. Gli York da un po' di tempo stanno traballando nelle loro scelte: stanno a guardare mentre la popolazione muore di stenti. Figurarsi che un forestiero (un forestiero, sì!) è amato da tutti per ciò che sta facendo. Immagina... i forestieri non sono mai stati visti di buon occhio da quel che ricordo io. Questo è arrivato e... puff! Ha preso in mano la situazione. Si dice in giro che sia un candidato all'Accademia Militare. Credo che Scott, se non è un idiota, lo prenderà con sé adesso che si trova solo come un cane di fogna.... visto che nessuno è in grado di fare il suo lavoro. Un forestiero... non riesco ancora a crederci. Ricordo Meabh, la rossa irlandese, trovata nel bosco. L'ho trattata come una pezza fin da subito. E' stata uccisa dalla Chiesa. In quelle fogne fredde e umide che sono i sotterranei. Timothy la amava... diceva. E gliel'hanno tolta. Vabbè... io gliel'avevo detto. Ci sono cose che non hanno bisogno nemmeno di Visioni o Sogni per essere previste prima del tempo. Per non parlare di Rebecca poi: la gente aveva paura. Vedevano in lei la Bambina, il Mostro del Bosco... che idiozia. Era stata fustigata in piazza... ma non ha capito che si può rinascere anche dal dolore. E' scomparsa... non so dove. Mi dispiace... ma solo chi ha sangue freddo sopravvive. Addirittura, la Weaton, al Tribunale Morale, indetto per me ed Alysia Blackwood, ha dato la colpa di tutto ciò proprio a Meabh. Oh... dimenticavo. Forse non ho scritto che Alysia era stata posseduta insieme a me. Beh... sì. Però non pare abbia fatto dei danni a nessuno anche se le tiravano pomodori per le strade ogni volta che la vedevano. Con me non si azzardavano. Ero e sono protetta dai Lancaster.

Ritornando a ciò che sta accadendo in questi giorni... qualcuno ha pure insinuato che questo Mr Thackery sarà forse un futuro candidato York. Che la Dèa ce ne scansi. Tutto ma non uno York. In questo momento i centri della loro giurisdizione sono vuoti. Sofia Weaton che aveva mantenuto 'un certo rigore' con il suo operato è stata sostituita da Winry Bradley mentre nessun ministro procastico ha sostituito il confratello Matthew. E per fortuna... dico io. Che essere inutile che era. Avrei voluto tanto sbarazzarmene io stessa... ma sono stati così stupidi da farlo loro. Un triste declino. Davvero triste... sì. Si fa per dire. Per Blacksbury stanno girando dei fogli anonimi che ritraggono il "Principe Cornuto" seduto a prendere il Thè con Lady Margareth Brown e sullo sfondo c'è un vaso con un mazzo di rose rosse. Pare che i Monaci Bianchi siano già a caccia dell'eretico che li ha creati. Spero che non lo trovino tanto presto... è così divertente! Penso che possa schiacciare la Noia di Camille che ha fatto visita al Club PuntoCroce trovando quella scema di Winry che ha messo ancor più in ridicolo la Presidentessa. Non si impegna, è senza educazione e senza un minimo di classe e accoglie i nobili come fossero sguatteri di cucina, gettando vergogna tra quelle mura. Lo stesso Mr Carl che ha la nomina di "arcigna carogna" non se la sente più di colpevolizzarla del tutto e dice che è colpa del marito. Guilford... io gliel'avevo detto. Lui non mi ascolta mai. Che gran testa di mulo che c'ha. Non sta aiutando nemmeno i Signori dei Vicoli a quanto ne so. Mi stupisco che XIII non gli abbia ancora tagliato la gola. Ho scritto a Lady Margareth comunque. Le ho fatto presente una mia idea di evento da fare al Club. Che poi non è proprio mia questa riflessione... ma vabbé. Non mi interessa un accidenti del Club ma Laddington sta vivendo una situazione davvero tragica e io non sarò una di quelli che guarderà sprofondare tutto nel Caos e nella Fame. I Nobili ci sono e possono fare qualcosa per chi ha bisogno. Beneficenza, sì. È di questo che parlo. Vediamo che succede. Ad ogni modo quel gatto, King, non me la racconta giusta. Non è un semplice animale... e questo si era capito. È superiore agli altri felini. Non è solo furbo, no. Sta tenendo d'occhio la White ma non ho compreso se in bene... o in male.