giovedì 15 settembre 2016

Power

Sono stata al Dream, qualche giorno fa. Le due Artiste che mi sono state accennate da Lady Camille provavano un'operetta deliziosa. Miss Eva Turquoise e Miss Elysium Green. La prima la adoro. É davvero brava. Accende il mio animo di immenso. Un divertimento sincero e una serenità non da poco. La ritrovo tutta nell'Arte. Mi è sembrata una sorta di parodia di Sofia Weaton e altre nobildonne. "Tutto ciò che i borghesotti e i nobili non dicono" sarebbe un titolo perfetto per quest'opera teatrale che vede una nobildonna sfinita dalle lusinghe di uomini che detesta. "Pusillame". Sul serio. L'ho amata. La Green impersonava un menestrello che, inviato dall'ennesimo spasimante, le cantava una strofa degna di nota, accontentandola contro ogni aspettativa. C'era Alison con me. Abbiamo disquisito amabilmente del più e del meno prima che se ne andasse a causa di alcuni impegni. Immagino che alla Drogheria il lavoro sia tantissimo. Ho saputo che una certa Abby è divenuta Apprendista dell'Ordine dei Guaritori, da poco. Non la conosco e non ho avuto modo di presenziare alla Cerimonia, però ne ho sentito parlare. Tornando alle Artiste... ecco: Elysium. La donna che vorrebbe entrare nella nostra Famiglia. Credo di averla intravista anche tra i corridoi della Villa. Non mi piace. O, meglio, mi è indifferente al momento. Il che è anche peggio. La trovo poco modesta. Un po' troppo piena di sè, forse, per essere una donna. Un po' come Sofia Weaton. Tutto un ciarlare del Niente, quando alla fine sappiamo tutti che fine fanno le persone come loro. Potrei sbagliarmi, certo. Anche se Alison ha confermato qualche ipotesi. Anzi, probabilmente è proprio lei ad avermi fatto intendere a primo acchito di che pasta é fatta la Cantante. Passando ad Eva... c'è qualcosa in lei. Ho sentito il potere crescere dentro di me. Più forte. Ristoratore. Mi sento piena di calma. Come se nulla di catastrofico mi sia successo in questi anni. Quando penso ad Ephaestion, adesso, penso soltanto che vorrei toccarlo e ricominciare tutto da capo. Riscrivere la storia. Per poterlo ancora guardare negli occhi. E i bambini persi... ricomporli. Ridare loro vita nel mio grembo. E che abbiano i suoi occhi. E la sua bocca. I suoi capelli. Così che io possa ricordarlo quando è lontano. Perché lo è. Da tempo immemore ormai. Conservo ancora le sue lettere. Le ultime. Forse ho pensato a lui quando ho scopato con lei. Nelle acque calde. Nei suoi umori. Nel suo corpo di donna. E quando le ho detto che è mia, non lo stavo sussurrando solo a lei. Era così febbrile. Così naturale. C'è del magico in quello che è avvenuto. La Dèa vuole dirmi qualcosa. Mi ha fatto recapitare dei fiori. Iris e Violette. Strette da un fiocco rosso. Le ho messe in un vaso d'acqua, nella mia camera. A Villa Lancaster. Danno colore a tutto. Alison, al Rifugio, mi ha detto che Emery é strano. É andato più volte al Red e, non potendoci entrare, si è avvicinato al Dream. Si è fatto impetuoso anche verso di me. Quando prima non mi filava di striscio. Questo mi fa comprendere come Eve possieda qualcosa che, forse, la avvicina a me. Ad Alison. Ai Figli della Luna. Ma ho bisogno di più certezze. Non voglio correre alcun rischio. Pare che Elysium ed Abby si stiano occupando di una questione spinosa per conto di Alecto. Alison ha fatto un sogno. Questo compito è nostro. Non possiamo permettere che arrivino allo Stregone. Il Male potrebbe farsi strada tra le nostre fila. Ci sono dei lupi, nella fattoria dei Thompson. É terra maledetta. Elysium si è fatta male. É quello che ho visto nei suoi occhi. Alison mi ha parlato anche delle sue mani. Qualcosa di orrendo deve esserle capitato. E le menzogne sono all'ordine del giorno per un'Artista. Soprattutto se ambisce ad essere una Lancaster. Mia Sorella ha perso non solo il Figlio di Beltane ma anche un altro bambino, frutto di un amore tormentato di cui non conosco nome. A causa di un Maleficio. La Dèa dà. Il Male di questo Mondo toglie. Adesso siamo pronte al Mabon. Avverrà presto. Sono stata nella Contea di Paddington, e mi sono attardata all'Incudine Spezzato. Stephen non è cambiato. Non di molto. Abbiamo bevuto e parlato del tempo che passa. Ne abbiamo viste tante. Ma siamo qui. Sopravvissuti. Gli ho detto che sarebbe ora di vivere, piuttosto. Non sembra avere segreti. Non più. Io? Ho dei segreti. Pochi. Tanti. Troppi. Ho sentito l'impulso di dargli qualcosa per cui valesse la pena vivere. Un qualcosa che possa infrangere tutta questa calma di cui si ammanta. Mi ha baciata. Sí, proprio lui. Stephen mi ha baciata. E credo che mi avrebbe posseduta lì stesso se non gli avessi sussurrato di non avere fretta. C'è tempo e luogo per tutto. Verrà al Club. Ne sono certa. L'ho visto nei suoi occhi, il desiderio di provare. Di essere parte dei miei segreti. Passioni inconfessabili. Silenti. Fatti di piacere che cola e di sguardi che contaminano più di un tocco.

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